TRATTORIA CAMOZZI dai fratelli ALICINO

lunedì 11 luglio 2011

TRATTORIA CAMOZZI

TRATTORIA CAMOZZI

Risolto il mistero dell'epidemia di obesita'


La colpa sono gli agenti lievitanti a base di so contenuti nel pane nei
prodotti da forno e nelle merendine. Questi agenti lievitanti sono il
difosfato di so e il carbonato di so. Altre sostanze alimentari
contenenti so sono il bicarbonato di so il glutammato di so
(contenuto nei dadi da brodo e minestre pronte) il comune sale da cucina.

Il so e' necessario per l'assorbimento del glucosio nell'intestino:
infatti il glucosio passa attraverso le membrane delle cellule intestino
tenue, sempre insieme a 2 molecole di so. Il so entra nelle cellule
dell'epitelio tramite una proteina di membrana detta 'simporto
So-Glucosio' (SGLUT1), grazie a un gradiente di concentrazione favorevole
trascinando con sé il glucosio.

La presenza di alte concentrazioni di so nei liquidi di digestione,
accelera fortemente l'assorbimento del glucosio. Dopo aver mangiato un pasto
contenente contemporaneamente so e glucosio, si ha un rapido picco
glicemico nel sangue, picco glicemico che ha sua volta stimola un picco
d'insulina, e picco che d'insulina che agisce sui centri della fame
stimolandoli. Quindi, paradossalmente, dopo aver mangiato una merendina la
fame aumenta invece di diminuire.

Fate voi una prova!

Preparate 2 torte fatta in casa con la stessa ricetta. Nella prima torta
fate lievitare l'impasto col lievito di birra. Nella seconda torta invece
usate la polvere lievitante a base di difosfato di so e carbonato di
so. Ora se provate a mangiare le torte (in pasti separati) noterete che
la torta lievitata col lievito di birra vi togliera' la fame saziandovi,
mente la torta con gli agenti lievitanti vi fara' venire di nuovo fame dopo
pochi minuti dal pasto. In pratica mangerete molte piu' porzioni della torta
con agenti lievitanti per saziarvi, cioe' introdurrete molte piu' calorie,
la vostra glicemia si alzera' insieme all'insulina ed ingrasserete per le
proprieta' anabolizzanti e bottinatrici dei grassi dell'insulina.

In questo modo subdolo l'industria alimentare ci ingrassa ogni giorno,
aggiungendo le polveri lievitanti a base di so nel pane nelle merendine
nei prodotti da forno. Prodotti alimentari che lungi dal nutrirci
correttamente

IL PANE CON LIEVITO MADRE

Il pane a fermentazione acida, nel quale la lievitazione è indotta da miscele di lieviti e batteri lattici, ha suscitato recentemente l’interesse dei nutrizionisti non solo per le migliori caratteristiche organolettiche e di conservabilità, ma anche per il suo intrinseco valore nutrizionale. I lieviti presenti nella pasta acida, soprattutto il S. cerevisiae, sono essenzialmente responsabili del processo di rigonfiamento e di “predigestione” dei glucidi della semola.
I batteri lattici (L. sanfranciscensis, L. brevis, etc.) provvedono ad un ulteriore "digestione" dell'amido, neutralizzano l’acido fitico e convertono alcuni microelementi come il selenio, il magnesio e il cromo in forme più assimilabili. A parte questi aspetti, noti da tempo, si ritiene che durante il processo di fermentazione acida avvengano varie modificazioni funzionali del prodotto che implicano una maggiore biodisponibilità di composti biologicamente attivi, la sintesi di esopolisaccaridi, l’arricchimento in vitamine, aminoacidi e peptidi, e infine una riduzione dell’indice glicemico del pane, che si traducono in effetti positivi per la salute.
Per quanto riguarda l’indice glicemico, che misura la capacità di un determinato alimento contenente carboidrati di innalzare la glicemia post-prandiale rispetto a uno standard di riferimento quale il glucosio puro, esistono evidenze  a favore di un effetto del pane a fermentazione acida sul metabolismo glucidico già nei soggetti normali. Il nostro gruppo di ricerca in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari ha recentemente dimostrato che il pane a fermentazione acida migliora la glicemia e l’insulinemia post-prandiali anche nei soggetti con “ridotta tolleranza ai carboidrati” (RTC), condizione che può essere definita di “prediabete” e che deriva dalla combinazione di una aumentata resistenza all’azione dell’insulina con una riduzione della sua secrezione da parte delle β-cellule del pancreas. Nel corso di questo studio, un pane ottenuto mediante lievitazione con pasta acida per 6 ore e un pane di riferimento, ottenuto utilizzando esclusivamente lievito di birra, sono stati somministrati a pazienti con RTC. I livelli plasmatici di glucosio e di insulina misurati al tempo zero e dopo 0, 30, 60, 90, 120 e 150 minuti hanno messo in evidenza una riduzione significativa della glicemia (25% in meno) e della insulinemia (20% in meno) postprandiali dopo assunzione del pane a fermentazione acida rispetto al pane di riferimento. La riduzione dei livelli glicemici e insulinemici è stata osservata solo nel caso del pane lievitato per 6 ore ma non per intervalli di tempo più brevi. I risultati di questo esperimento sono stati interpretati alla luce di un più elevato contenuto in acido lattico, e di un minor contenuto in zuccheri semplici (principalmente glucosio e fruttosio), nel pane a fermentazione acida rispetto al pane lievitato con solo S. cerevisiae. L’acido lattico influenza infatti la velocità di amilolisi durante l’assorbimento intestinale dei carboidrati, e potrebbe anche avere un ruolo stimolatorio diretto sulle β-cellule pancreatiche, facilitando così l’ingresso del glucosio nelle cellule; all’origine del più basso indice glicemico del pane a fermentazione acida vi è anche il minor contenuto relativo di monosaccaridi e disaccaridi. Questi risultati sono importanti perché indicano che questo alimento, qualora sia inserito opportunamente nei protocolli di Terapia Medica Nutrizionale dei (pre)diabetici, potrebbe ridurre la frequenza dei picchi iperglicemici in tali soggetti e in definitiva contribuire a ritardare la comparsa delle complicanze micro- e macrovascolari a lungo termine.

Gli angioinibitori

Gli angioinibitori nella dieta quotidiana: come cura preventiva per tutti I tipi di tumori e per aiutare nel periodo dopo la scoperta una remissione piu’ rapida…

Gli angioinibitori nella dieta quotidiana:  come cura preventiva per tutti I tipi di tumori e per aiutare nel periodo dopo la scoperta una remissione piu’ rapida…
Due linee su cose’ basata:
L’Angiogenesi, uno dei marchi del tumore, e’ un processo fondamentale in cui nuovi vasi capillary si formano da quelli gia’ esistenti. E’ una riproduzione essenziale nell’atto di riparazione di una ferita per esempio ed in queste condizioni e’ altamente regolata, per esempio diventa attiva per alcuni giorni e quando non serve piu’ e’ bloccata. Nel 1971, il Dott. Folkman ha scoperto e proposto che la crescita dei tunori e le metastasi dipendo dall’angiogenesi e quindi bloccando la stessa potrebbe essere una srategia vincente per arrestare la crescita degli stessi.  Senza l’aiuto di questi extra vasi capillari il tumore non puo’ crescere oltre misura e non puo’ metastasizzarsi in altri organi.
Ovviamente nella cura tradizionale dei tumori vengono prescritte appunto medicine che inibiscono lo sviluppo dell’angiogenesi, ma nel caso degli alimenti in questa lista niente di piu’ facile da seguire perche’ non prescrive ovviamente dosaggi, quantita’ o altro ma solo la raccomandazione di usare il piu’ possible gli alimente sottoelencati nell’alimentazione quotidiana! Insomma mi permetto di consigliarla perche’ appunto non ha controindicazioni o istruzioni difficili o elementi impossibili da trovare nella nostra parte di mondo, (con l’eccezzione di forse 2 nella lista) ma certo un piccolo suggerimento: se potete limitate al minimo l’assunzione di proteine di origine animale e comperate tutti ingredienti di coltura biologica, insomma la salute non ha prezzo no?   E come nota finale: ho parlato specificatamente dei tumori perche’ mi hanno colpito da vicino, ma devo aggiungere che sono aiutano in molti altri casi di malattie che dipendono dall’angiogenesi tipo: malattie della pelle, ciecita’ indotta dall’eta’, ulcere diabetiche, malattie cardiovascolari in genere e infarto….. e allora via con un bella insalata di carciofi condita con olio d’oliva e limone per accompagnare una bella fetta di tonno scottato in padella con una “salsa” (nel senso messicano del termine) di pomodori e fagiolini di soya (adzuki beans)  e cipollina fresca speziata da un po’ di cumino, salsa di soya, succo di limetta e tocco di miele, peperoncino fresco e coriandolo per finire con fragole coperte da un velo di cioccolato fondente al 70%………………….. e non dimenticate la liquerizia pura che aiuta la digestione J ….buon appetito e buona salute a tutti!
Alimenti naturali che contengono sostanze anti-angiogenetiche
Frutta:                      Spezie              Altri         Bevande                                    Vegetali
fragole                      lavanda                             The verde                                  zucche                                             Cioccolato
lamponi                    Aglio                                                                               Prezzemolo                               Bokchoy                                                             Sea cucumber
more                      Noce moscata                        Caffe                                 CavoloNero ,
Tonno
mirtilli                        Ginseng                                                                          Fagioli di soya                                        Olio d’oliva
arance                       liquirizia                                                                          carciofi
pompelmi                Turmerice                                                                      Funghi Maitake
limoni                        Canella                                                                            pomodori
mele
ananas
ciliege
Uva rossa
(citazioni dal sito; http://www.angio.org/index.php)